
Il Concordato Preventivo Biennale: guida operativa per imprese e professionisti
Il concordato preventivo biennale (CPB) è uno strumento fiscale introdotto per favorire l’adempimento spontaneo e la certezza del carico tributario per le imprese e i lavoratori autonomi. Attraverso questo meccanismo, il contribuente concorda preventivamente con l’Agenzia delle Entrate il reddito imponibile per un biennio, beneficiando di una maggiore stabilità fiscale.
Valutazione della convenienza
Prima di aderire al CPB, è fondamentale analizzare alcuni aspetti chiave:
- Indice sintetico di affidabilità fiscale (ISA): Il contribuente deve verificare il proprio punteggio ISA attraverso il software “Il tuo ISA 2025 CPB”, disponibile online.
- Benefici fiscali: Il concordato consente di stabilizzare il reddito imponibile, evitando accertamenti futuri e garantendo una tassazione certa.
- Impatto sulla liquidità: È necessario valutare se l’importo concordato è sostenibile rispetto alla capacità finanziaria dell’impresa.
Modalità di adesione
L’adesione al CPB avviene attraverso la compilazione del modello CPB, che può essere presentato:
- Insieme alla dichiarazione dei redditi per il 2025.
- Separatamente, inviando il modello CPB con il solo frontespizio del Redditi 2025.
Passaggi operativi
a) Calcolo del reddito concordato
- Utilizzare il software ISA 2025 CPB per determinare il reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate.
- Verificare la coerenza del reddito con la propria situazione economica.
b) Presentazione della domanda
- Compilare il modello CPB con i dati richiesti.
- Inviare il modello tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio 2025.
c) Gestione fiscale post-adesione
- Il reddito concordato sarà vincolante per il biennio 2025-2026.
- Eventuali variazioni devono essere gestite secondo le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
Quando conviene aderire?
L’adesione al CPB è consigliata se:
- Si ha un punteggio ISA elevato, che garantisce condizioni favorevoli.
- Si desidera evitare accertamenti futuri e stabilizzare il carico fiscale.
- Si ha una situazione economica prevedibile, senza grandi oscillazioni di reddito.
Quando è meglio evitare?
Potrebbe essere opportuno non aderire se:
- Il reddito dell’impresa è soggetto a forti variazioni.
- Si prevedono investimenti significativi che potrebbero alterare la base imponibile.
- Il punteggio ISA è basso, con condizioni meno vantaggiose.
Conclusione
Il concordato preventivo biennale rappresenta un’opportunità per imprese e professionisti, ma richiede un’attenta valutazione della convenienza. Analizzare il proprio punteggio ISA, confrontare i benefici fiscali e considerare la sostenibilità economica sono passaggi fondamentali per prendere una decisione informata.
DTA