
La Direttiva Madre-Figlia
La Direttiva Madre-Figlia (2011/96/UE) è una normativa dell’Unione Europea che mira a eliminare la doppia imposizione sui dividendi distribuiti tra società madri e figlie situate in Stati membri diversi. Questo strumento è fondamentale per favorire la competitività delle imprese europee e garantire un trattamento fiscale equo.
Obiettivi principali
La direttiva è stata introdotta per:
- Evitare la doppia imposizione giuridica ed economica sui dividendi.
- Favorire la creazione di gruppi societari transnazionali senza ostacoli fiscali.
- Rafforzare il mercato interno europeo, garantendo condizioni di concorrenza neutrali.
Come funziona
La Direttiva prevede due misure chiave:
- Esenzione dalla ritenuta alla fonte: Gli utili distribuiti da una società figlia alla sua controllante residente in un altro Stato membro sono esenti da ritenuta nello Stato di origine.
- Eliminazione della doppia imposizione: Gli Stati membri devono garantire che i dividendi ricevuti dalla società madre siano esenti da imposta o che venga concesso un credito d’imposta per l’imposta già pagata dalla società figlia.
Requisiti per l’applicazione Per beneficiare della Direttiva, le società devono rispettare alcuni criteri. In primo luogo devono, chiaramente, essere soggette a imposta in uno Stato membro dell’UE.. Devono, inoltre, rivestire una delle forme giuridiche previste dalla Direttiva. Da ultimo la società madre deve detenere almeno il 10% del capitale della società figlia per un periodo minimo di un anno.
In conclusione la Direttiva Madre-Figlia rappresenta un passo importante verso una fiscalità più equa e armonizzata in Europa. Grazie a questa normativa, le imprese possono operare in un contesto più favorevole, evitando barriere fiscali e promuovendo investimenti transfrontalieri.
DTA